Sono qui a pensare ad una di quelle domeniche di pranzo in famiglia dove si sa a che ora si inizia e non si sa mai con certezza quando finirà; la gioia di abbracciare i parenti dopo un po’ di tempo, la condivisione a tavola mentre viene servito ogni tipo di cibo, dagli antipasti, alle lasagne al forno, alla carne ed eventualmente al pesce, all’insalata e poi… qualcosa per aiutare a digerire, con l’espresso l’apparizione immancabile del “limoncello”. Come si può resistere soprattutto quando il padrone di casa usa la frase magica “è fatto in casa”?
Nel corso degli anni ogni volta che nostalgico pensavo a tutto questo ho fatto del mio meglio per prepararmi un po’ di limoncello, e ho dovuto cercare gli ingredienti necessari, soprattutto buoni limoni, alcool (spirito) e… pazienza!
Non importa se non si riesce a trovare il limone non trattato della Costiera Amalfitana, ma rimane necessaria l’attenzione al processo di sbucciatura del limone e all’equilibrio degli ingredienti senza fretta, un atteggiamento di attesa è il suo segreto.
È passato un po’ di tempo da quando ho iniziato a pensare al limoncello, pur affrontando le sfide che ogni vita porta con sé, portando avanti le attività, il ministero e le esigenze della comunità. Qui in Cina, mentre si cercano nuovi modi per essere presente in un mondo che richiede senso di iniziativa e una buona dose di immaginazione e perseveranza, mi sentivo a volte come un limone che viene spremuto senza più succo da poter estrarre… Immagino che ognuno di noi possa raccontare la propria esperienza personale su questo argomento.
E proprio quando ti senti come quel suddetto limone, allora ti rendi conto che quando il succo non c’è, eppure ne rimane la buccia che può essere usata per il… limoncello appunto!
La situazione attuale che sta colpendo tutti, a diversi livelli, sembra un processo di fabbricazione di un limoncello “fatto in casa”; noi siamo quei limoni la cui buccia viene sbucciata e messa sotto lo Spirito, gli ingredienti essenziali ci sono quasi tutti… ops quasi dimenticavo il più necessario: la pazienza e la perseveranza!
Attendiamo tutti con sempre più grande desiderio a quel momento in cui l’esperienza del raduno domenicale intorno alla tavola sarà di nuovo possibile e così assaporare senza esitazione quel limoncello profumato che ci viene offerto. Come potremmo mai rifiutare?
È “fatto in casa”!
p. Giovanni Zevola omi
Ps. In questi giorni sto davvero facendo il limoncello a casa, la prossima volta che ci incontreremo vi farò provare un bicchierino.