Newsletter n.19 – Luglio 2024

Carissimi,

siamo alla fine di un anno sociale che anche nella sua ultima parte è stato ricco di eventi importanti. Il Congresso dei Laici della Famiglia Oblata a Sassone è stato sicuramente uno di questi momenti, ma poi ci sono state molte iniziative di animazione missionaria e di raccolta fondi per vari progetti nelle nostre missioni da parte di benefattori, gruppi e parrocchie. Quanta vita, quanta fantasia, quanta passione da parte vostra affinché i nostri missionari e le nostre missioni possano rispondere ai bisogni della gente.

Con questa Newsletter vi vorrei dire qualcosa della nostra missione in Venezuela, dove sono stato lo scorso mese di maggio. Ho constatato, purtroppo, le difficoltà di vita di tanta gente in un Paese dove fino a qualche decennio fa anche tanti italiani si recavano per cercare lavoro. I nostri Oblati, italiani e spagnoli, sono in due parrocchie: a Santa Barbara de Barinas e a Palo Gordo. Nella prima, la chiesa è frequentata da tanta gente e ci sono molte attività, soprattutto da parte dei giovani. La gente vive in maniera semplice e beneficia dei prodotti della terra, visto che siamo in campagna (ma è difficile pensare a una vita migliore). Nella seconda, invece, che si trova sulle pendici delle Ande c’è tanta povertà. Proprio a Palo Gordo sosteniamo due progetti, soprattutto grazie al settore spagnolo della Provincia. Il primo è quello di mettere a disposizione della gente un paio di psicologhe per aiutare persone che in pochi anni hanno perso tutto a causa della catastrofica situazione politica ed economica del Paese. Si stanno manifestando problemi psicologici non indifferenti e ci sono diversi casi di suicidio. Il secondo progetto consiste nell’acquisto di un immobile da mettere a disposizione della gente che dalle campagne viene nella cittadina di Palo Gordo per cercare qualche lavoro o per curarsi (nella speranza che ci siano i medici e i medicinali nelle farmacie).

Per questi progetti, ma anche per tanti altri in Senegal e in Guinea Bissau, in Sahara Occidentale e in Uruguay, vorrei ringraziare coloro che, in Italia come in Spagna, sostengono finanziariamente queste realizzazioni, ma anche coloro che portano a Dio nella preghiera i nostri missionari, la loro gente, tutte queste iniziative. Grazie di cuore. Un grazie anche a tutti coloro che sostengono le Adozioni Scolastiche a Distanza affinché un bambino o una bambina possano frequentare la scuola.

Anche in questo periodo continuiamo ad essere discepoli missionari. Come? Vi propongo una frase di papa Francesco che ci invita a vivere bene le nostre relazioni, realtà importantissima, perché la vita è tempo di incontro con i volti di ogni uomo e di ogni donna. «La vita non è tempo che passa, ma tempo di incontro»(Fratelli Tutti, 66). Nell’incontro, ogni uomo è un dono. Custodi di fratelli e sorelle, l’incontro ci porta a riconoscere i doni e le benedizioni di cui l’altro è portatore.

A nome di tutta l’equipe della Procura delle Missioni, un abbraccio benedicente.

Padre Flavio Facchin
Procuratore delle Missioni Estere