Progetto di costruzione del laboratorio per la produzione
di alimenti per bambini denutriti a Farim – Guinea Bissau
Farim è una cittadina della Guinea Bissau, sulle rive del rio Cacheu, uno dei principali corsi d’acqua del paese. La popolazione locale è dedita all’agricoltura, all’allevamento e alla pesca. La missione Oblata in Guinea comincia nel 2003 proprio a Farim, come irradiazione di quella del Senegal. Oggi i Missionari Oblati di Maria Immacolata sono presenti anche ad Antula, alla periferia di Bissau, e a Cacine, nell’estremo sud del paese. Ovunque i nostri missionari sono impegnati nel campo dell’evangelizzazione e negli ambiti dell’educazione, della salute e dello sviluppo economico di base.
Nel 2006 inizia a Farim la costruzione di un Centro Nutrizionale, per rispondere alla drammatica denutrizione infantile. Questo Centro porta il nome di «Casa Emanuele». Nel 2012, un Oblato senegalese, fratel Benoit Diouf, prende la responsabilità del Centro e delle 13 postazioni sanitarie che sono state costruite negli anni nel territorio della missione. La rete delle postazioni sanitarie è stata sovvenzionata dai 13 Comuni della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini. Attualmente il Centro Sanitario della Missione di Farim può offrire i seguenti servizi: Pronto Soccorso, Maternità, Centro per il recupero dei Bambini Denutriti, una Farmacia; inoltre vengono dispensati regolarmente dei corsi di educazione sanitaria alla popolazione. Come detto, delle 13 postazioni sanitarie. Vi operano una cinquantina di operatori sanitari di base, coordinati da fratel Benoit.
L’anno scorso, 2019, è stata realizzata ancora una struttura che permette la produzione di pappe per bambini malnutriti. Per questo tipo di aiuto è venuto dal Programma Alimentare Mondiale, che regolarmente inviava alimenti arricchiti; negli ultimi tempi, però, questo prezioso aiuto si è interrotto, facendo ricadere nella precarietà questo servizio offerto alle mamme di questi bambini. Da qui la decisione di organizzarsi per la produzione degli alimenti nutritivi in loco, a partire da cereali e altri prodotti locali. Il progetto dispone di una struttura di 15 metri di lunghezza e 9 di larghezza e comprende un deposito per i cereali, un vano per il mulino e la preparazione delle farine, un magazzino per gli alimenti lavorati e pronti all’uso, un magazzino e una farmacia. Di questa realizzazione si sono fatti carico in modo particolare i padri Natalino Favero e Marcellino Sgarbossa con l’organizzazione della raccolta e dell’invio per container del materiale necessario per la struttura della costruzione. Molti altri gruppi seguiti dagli Oblati in Italia hanno contribuito alla raccolta fondi per questo progetto e per le spese iniziali di funzionamento. Hanno contribuito alla raccolta fondi per realizzare questo progetto amici benefattori, parrocchie e gruppi in Italia e in Spagna.
Inizio lavori: gennaio 2019
Fine lavori: dicembre 2019
Raccolta fondi: 11.580 € + 45.610 € (Equivalente del materiale donato da aziende coinvolte) nel progetto (incluso il trasporto con container)
Nelle foto: il gruppo di volontari italiani che insieme p. Marcellino, p. Natalino e fr. Benoit hanno realizzato questa opera.