Nella Chiesa il mese di ottobre è considerato un tempo missionario speciale di preghiera e di impegno per la missione nei tradizionali paesi di missione e, certamente, nei nostri paesi di antica tradizione ecclesiale. Nel mese di ottobre si celebra la Giornata Missionaria Mondiale: da oltre 90 anni questo è un appuntamento annuale dei cristiani con la Chiesa missionaria che annuncia ovunque la Buona Notizia di Gesù.
L’istituzione della Giornata missionaria è prossima al traguardo centenario: è stata creata infatti da Papa Pio XI nel 1926, che ne stabilì la celebrazione nella penultima domenica di ottobre e ne affidò l’organizzazione alle Pontificie Opere Missionarie.
Il Concilio Vaticano II ha creato nei cristiani una più forte coscienza missionaria ed è emersa l’esigenza di un «tempo forte»per tutti, dedicato alla missione universale della Chiesa. Così lo spirito della Giornata si è esteso a tutto il mese di ottobre, scandito anche da un itinerario tematico di cinque settimane. Da allora la Giornata Missionaria Mondiale costituisce il punto culminante del «mese missionario».La Giornata Missionaria Mondiale ha acquistato maggior importanza pastorale, sono aumentate le iniziative di informazione e di animazione delle comunità cristiane e, all’occasione di questa giornata, il Papa dona un messaggio per la diffusione del Vangelo e per l’aiuto fraterno fra le Chiese.
In questi cent’anni le modalità di animazione e di cooperazione sono cambiate secondo i mutamenti socio-culturali e del modo di vivere la fede, ma il valore della missione è permanente perché è radicato nell’invito di Gesù «andate in tutto il mondo» e nella natura missionaria propria della Chiesa. Ogni anno, perciò, il mese di ottobre ritorna puntualmente con i suoi appelli e i suoi messaggi missionari.
Per l’anno scorso Papa Francesco aveva indetto un Ottobre Missionario Straordinario, nel centenario della Lettera apostolica «Maximum illud», che Benedetto XV pubblicò il 30 novembre 1919 per rilanciare l’attività di evangelizzazione della Chiesa, dopo «l’inutile strage» della Prima Guerra Mondiale. Quel documento segnò una svolta storica nella Chiesa per risvegliare la consapevolezza della «missione ad gentes» e riprendere con nuovo slancio l’opera missionaria nel mondo. Papa Francesco, a partire dal centenario di quel documento, ha voluto promuovere una conversione delle nostre comunità cristiane in realtà missionarie ed evangelizzatrici auspicando «un’ampia sensibilizzazione delle Chiese particolari, degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica, così come delle associazioni, dei movimenti, delle comunità e delle altre realtà ecclesiali», raccomandando di «intensificare in modo particolare la preghiera, l’annuncio del Vangelo, la riflessione biblica e teologica sulla missione, le opere di carità cristiana e le azioni concrete di collaborazione e di solidarietà tra le Chiese» (lettera al Card. F. Filoni, 22-10-2017).
Quest’anno il tema che Papa Francesco ci ha proposto per la Giornata Missionaria Mondiale è «Eccomi, manda me» (Is 6,8). Alla domanda del Signore: «Chi manderò», Isaia risponde con prontezza: «Eccomi, manda me». «Questa chiamata – scrive Francesco – proviene dal cuore di Dio, dalla sua misericordia che interpella sia la Chiesa sia l’umanità nell’attuale crisi mondiale». E nel contesto della pandemia ancora in corso ricorda che l’umanità è chiamata «a remare insieme» e che Dio vuole arrivare a tutti con il suo amore. Il Papa rievoca quanto aveva detto in Piazza San Pietro nell’indimenticabile momento di preghiera dello scorso 27 marzo. Descriveva, allora, il disorientamento generale dell’umanità colpita dal Covid-19, simile a quello vissuto dai discepoli «presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa», e rilevava la presa di coscienza «di trovarci sulla stessa barca», fragili ma importanti e necessari, «tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda».
Anche quest’anno per il mese di ottobre la Procura delle Missioni Estere dei Missionari Oblati di Maria Immacolata pubblicherà sulla sua pagina Facebook degli spunti di riflessione missionaria: due anni fa ci ha aiutato papa Francesco, l’anno scorso papa Giovanni Paolo II, quest’anno affidiamo i nostri slogan di riflessione a papa Benedetto XVI. Potete condividerli con i vostri amici e conoscenti.
Con l’augurio che questo mese ci aiuti a fare un’esperienza missionaria di preghiera e di condivisione di fede e di vita: un bagno nella missione per vivere e portare ovunque la gioia del Vangelo, la gioia della Missione. La missione è un dono, una grazia, una risorsa per una vita in abbondanza (Gv 10,10) personale, comunitaria, ecclesiale. La missione è un tesoro da custodire, rivelare, far conoscere, condividere: è la Vita del Vangelo!
Flavio Facchin omi